Da quanto non scrivo? Da tanto, forse troppo penserà qualcuno, altri invece non se ne accorgeranno nemmeno visto che sono sparita dall'etere della rete; non voglio stare qua a piagnucolare sul perchè o sul percome ma è stato un anno e mezzo bello intenso.
Abbiamo fatto il passaggio generazionale da mio padre a me a gennaio 2012 che ha comportato il "tramandare" burocrazia, attrezzi, vino che rimane, e pensieri vari che riguardano mutui e storie varie di chi fa impresa in italia in tempi non proprio buoni. Non ho però paure o timori perchè sono stata abituata a fare "il passo in base alla lunghezza della gamba".
Ho deciso di affidarmi ad uno studio per quello che riguarda la mera burocrazia perchè non ce l'avrei fatta da sola: troppe carte, troppe scadenze a cui stare attenta da sola, e sopratutto molta di questa concentrata in periodo di vendemmia in cui il mio corpo/testa devono stare concentrati sull'uva e sul mosto che diventa vino.
Credo sia stata una scelta azzeccata, soldi ben spesi da me che ho gente che FINALMENTE conosce l'esistenza dell'uso della mail.
Abbiamo fatto un restyling della cantina durato tutta l'estate del 2012: locali rinfrescati con pittura epossidica, pavimento nuovo di zecca, alcune vasche di cemento nuove e tutta la zona pigiatura nuova anche quella.
Di rinfrescato c'è anche la cantina piccola nella parte vecchia, che però lo ammetto è ancora incasinata perchè sto aspettando l'inverno per usare delle tavole di olmo vecchio per fare degli armadi per mettere le bottiglie della collezione di mio padre e della mia. Questa parte è dedicata all'accoglienza per chi vorrà passare a trovarmi per bere un buon bicchiere di vino.
Per quello che riguarda la parte nei vigneti abbiamo avuto un 2012 molto caldo, forse troppo, che ha dato però dei vini molto interessanti: i rossi sono venuti una bomba, ma il vino che più mi ha colpito è stato il Prosecco e dopo spiegherò perchè. Quest'anno invece abbiamo avuto un annata davvero anomala: fino a giugno acqua e solo acqua... una disperazione ogni volta che trattavamo perchè molto spesso poi pioveva e dovevamo ritornare in vigneto. Inutile dire che la peronospora ha fatto un bel po di danno dappertutto, ma molto impressionante nel Raboso: un grappolo su due colpito nel momento della fioritura. Fortunatamente siamo riusciti a salvare il raccolto a differenza di chi, e mi spiace molto dirlo, ha perso tutto il Raboso.
Dopo la pioggia ecco una botta di caldo che ha provocato ustioni nella parte di vigneto nuovo del Prosecco, che abbiamo dovuto irrigare.
Ora abbiamo finito, spero, di lottare contro la tignola e la tignoletta a colpi di bacillus... inutile raccontar cazzate, ha colpito Raboso e Tocai e ad essa si è aggiunta anche la botrite... tutto sotto controllo... monitoraggio giornaliero e anche più volte al giorno.
Insomma non è stato un anno facile ecco, ma se non succedono disastri dovremmo portare a casa il raccolto senza grossi drammi. Certo la quantità ed il peso, e poi la resa saranno molto variabili.
Veniamo ai vini.
Per quanto riguarda il Prosecco è ancora in commercio l'annata 2011 che dopo un momento di riduzione (è risaputo che è mooolto introspettivo il Prosecco nei suoi primi mesi di vita in bottiglia) ora sta dando delle soddisfazioni non da poco e credetemi che è una bella melodia per le mie orecchie. Non tanto per vanità, più perchè capisco che le mie scelte sono azzeccate.
L'annata 2012 è stata imbottigliata sabato. Anomalo direte voi, certo rispondo io: fino a giugno ha fatto troppo freddo e il vino stentava a rifermentare; le prove di imbottigliamento che ho fatto sono partite ad inizio agosto ed è normale visto che i lieviti indigeni in rifermentazione non hanno la stessa potenza dei selezionati.
Ma mi va bene così, alla fine è rimasto nel suo feccino che veniva mosso molto spesso ed ha acquisito una complessità molto interessante. Ora sto dicendo tante preghierine perchè rifermenti bene e tranquillamente, così da passare la certificazione.
Il Raboso 2010 si sta piano piano esaurendo, mentre per il progetto del Raboso 2008 siamo prossimi all'imbottigliamento anche se non voglio fare grossi avvisi fino a che non va in bottiglia per davvero.
Abbiamo presentato un nuovo rosso sa tavola, El Gat Ros, che è un Cabernet Sauvignon 2010 che inizia a girare per i locali e le enoteche.
Abbiamo trovato un importatore per l'Australia, uno per Hong Kong, uno per la Svezia e uno per il Portogallo. Ci bevono anche ad Amsterdam con grande piacere.
Insomma è stato un periodo ricco di grandi cambiamenti, di fatiche e di soddisfazioni che mi han resa molto occupata e concentrata ma anche felice. Ci sono stati anche i momenti tristi, la perdita di persone care e giovani, lo sconforto e le lacrime ma non è questo il luogo per raccontarli.... preferisco ricordarle quando sono in vigneto.
Mi resta una vendemmia da preparare, un nuovo vino che nascerà e un ciclo che si ripete, un ciclo di gioia.
Spero di riprendere il mio aggiornamento con più frequenza per chi passa di qua.
ps: sto lavorando ad un sito che includerà anche il blog.... speriamo bene :)
see you!!