Sono giorni intensi, come ogni anno, ma
da qualche anno di più.
Guardo I miei vigneti e penso a come si sta bene senza respirare sostanze chimiche o derivati dal petrolio, perchè il mio sentire dice che va bene così, e guardo la peronospora che c'è e penso.
Da qualche anno, complice il tanto caldo afoso, la peronospora batte che è un piacere e noi giù a fare la guerra a suon di zolfo e rame, a volte solfato di rame puro per stoppare e resettare.
Le macchie ci sono, alcune le vedi proprio secche, altre se guardi la lamina inferiore hanno ancora qualche segno di sporulazione che presto seccherà.
Osservo e penso.
Penso ai miei vicini che trattano con sostanze di cui ignoro nome e principio attivo, ma che sento benissimo al naso: odore schifoso, insopportabile, di morte. Però nei loro vigneti nemmeno un accenno di peronospora.
Penso a chi fa bio e si avvale di prodotti di nuova generazione che non trovi nelle analisi del vino e che fan si che tu non abbia nulla: ne peronospora, ne oidio, ne cicalina, ne tignola.
Penso e mi ripeto che la strada che percorro è giusta, però forse sono un pò troppo etica nel non cercare l'escamotage.
Penso che poi l'escamotage non lo voglio, perchè ho deciso che nella vita voglio essere leale, a costo di lavorare il doppio.
Guardo I miei vigneti e penso a come si sta bene senza respirare sostanze chimiche o derivati dal petrolio, perchè il mio sentire dice che va bene così, e guardo la peronospora che c'è e penso.
Da qualche anno, complice il tanto caldo afoso, la peronospora batte che è un piacere e noi giù a fare la guerra a suon di zolfo e rame, a volte solfato di rame puro per stoppare e resettare.
Le macchie ci sono, alcune le vedi proprio secche, altre se guardi la lamina inferiore hanno ancora qualche segno di sporulazione che presto seccherà.
Osservo e penso.
Penso ai miei vicini che trattano con sostanze di cui ignoro nome e principio attivo, ma che sento benissimo al naso: odore schifoso, insopportabile, di morte. Però nei loro vigneti nemmeno un accenno di peronospora.
Penso a chi fa bio e si avvale di prodotti di nuova generazione che non trovi nelle analisi del vino e che fan si che tu non abbia nulla: ne peronospora, ne oidio, ne cicalina, ne tignola.
Penso e mi ripeto che la strada che percorro è giusta, però forse sono un pò troppo etica nel non cercare l'escamotage.
Penso che poi l'escamotage non lo voglio, perchè ho deciso che nella vita voglio essere leale, a costo di lavorare il doppio.
Il tutto di trasforma in scelte
abbastanza radicali anche in cantina.
Non produrrò più Prosecco Colfondo Doc, si trasformerà in un normalissimo Vino da Tavola Frizzante.
Il perchè è presto detto: dell'annata 2012 sono state certificate solo 2000 bottiglie sulle 10.000 totali. Stessa massa, stesso giorno dell'imbottigliamento, non chiedetemi perchè e su che base l'anno declassato, fatto sta che io mi sono stancata di combattere contro la commissione della camera di commercio per farmi dare sta benedetta doc. Quindi declasso io.
L'uva, il procedimento di trasformazione, la fermentazione, la rifermentazione e tutto saranno le stesse, cambia solo il nome... quindi non preoccupatevi che ci saranno bolle ancora per tutti, Bolle Bandite però!!
Non produrrò più Prosecco Colfondo Doc, si trasformerà in un normalissimo Vino da Tavola Frizzante.
Il perchè è presto detto: dell'annata 2012 sono state certificate solo 2000 bottiglie sulle 10.000 totali. Stessa massa, stesso giorno dell'imbottigliamento, non chiedetemi perchè e su che base l'anno declassato, fatto sta che io mi sono stancata di combattere contro la commissione della camera di commercio per farmi dare sta benedetta doc. Quindi declasso io.
L'uva, il procedimento di trasformazione, la fermentazione, la rifermentazione e tutto saranno le stesse, cambia solo il nome... quindi non preoccupatevi che ci saranno bolle ancora per tutti, Bolle Bandite però!!
Sulla stessa strada si incammina anche
il Raboso: al primo segno di ostilità diverrà anche lui un vino da
tavola e basta.
Tutto questo per me significa levarmi
un bel pò di burocrazia e attese inutili, certificazioni che danno e
non danno, patemi d'animo. Ovvero, forse, una vità un pelo più
rilassata.