lunedì 30 luglio 2018

di ritorni ed altre amenità


Sono tornata dopo un lungo silenzio, lo dovevo a chi legge ancora questa pagina.
La mia sparizione è dovuta a più cose, la prima di tutte è che non riesco a stare dietro a tutto, e di conseguenza puntualmente qualche pezzo di perde o è messo in stand by da me, chissà per quanto; a seguire ci sono stati degli accadimenti più o meno piacevoli.
Il più piacevole è stata la nascita di mio nipote e la sua conseguente vita da luglio 2016 ad ora, vita che cerco di non perdermi che equivale a passare tutto il tempo che posso con lui spostando i miei lavori ad orari bislacchi. Avere un bimbetto curioso che ti ronza attorno è una meraviglia che non so spiegare, la sua voce è melodia per me e si, sono innamorata di lui anche quando mi non mi da i bacini, ovvero quasi sempre.
La più spiacevole è stata vedere quasi tutta la mia vigna devastata dall'uso di un prodotto bio, regolarmente commercializzato. Ho visto polverizzato tutto il lavoro di un anno in pochi giorni, e davvero pensavo che non avrei fatto vino nel 2017, invece qualcosa è uscito anche se per i miei standard non è proprio al top, ma non fa nemmeno schifo. Era il 19 luglio 2017.
Quest'anno è stato un anno difficile perla peronospora, ha piovuto molto si, ma qua era l'umidità che era devastante: siamo arrivati anche al 92% per un'intera settimana, naturalmente con piogge serali che non miglioravano la situazione.
Quest'anno non mi sono mossa se non per la degustazione di Roma, l'esperienza passata mi ha fatto capire che non posso abbandonare la mia vigna per 5 giorni nel momento più importante.
Quest'anno ho sperimentato nuovi prodotti solo in base alla mia sensibilità, e non in base a fantomatici venditori di nulla.
Quest'anno attuerò dei miglioramenti a questo blog, che si trasformerà in chissà che cosa.
Riscriverò, un po' per volta, non voglio abbandonarvi.
Grazie a chi passa di qua.