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domenica 22 dicembre 2019

Solstizio d'inverno



Oggi è un giorno corto di luce, ma da domani le giornate si allungheranno sempre di più.
Non sto qua a spiegare la mena del solstizio, i più se ne ricordano solo se lo sentono alla tv, poi c'è google che aiuta, no? Però vorrei spiegare cosa è voluto dire per me quest'anno.
Sono reduce da un'operazione fatta qualche giorno fa, niente di grave, robe di routine dicono i medici, cazzata la chiamo io... e vedendo alcune donne in ospedale con me, beh era una cazzata la mia. Naturalmente ho dovuto fare qualche giorno di degenza, per lo più a letto guardando la tv, dormendo, leggendo, facendo qualche carta al pc... una noia mortale.
Di certo non mi hanno aiutata ne il tempo che ci ha regalato piogge abbondanti con mezzi allagamenti, ne le poche ore di luce... ho capito che ho bisogno di luce per stare bene, sennò divento indisponente e pure depressa.
La luce che serve per la dinamizzazione serve anche a me.
La Luce intesa non solo come Sole, ma anche come stato interiore, come una capacità che si rinnova sempre nel coltivare il Bene per noi e anche per gli altri, il Bello per noi e per tutti. Possiamo far risplendere il nostro Sole con gesti di amore ed affetto verso l'Altro, chiunque esso sia.
Quindi vi auguro di essere più attenti alla vostra Luce, di accogliere l'altro e di fare del Bene, che ce n'è davvero bisogno.
Tanti auguri di un Sereno Natale.
Caro.





martedì 19 novembre 2019

di ritrovamenti


È strano come serve perdersi per poi ritrovarsi, come quando si scappa per poi ritornare per risentire gli odori, i profumi ed il sapore di ciò che è casa.
Torno, spero non sia solo un passaggio, l'ennesimo, per aprire le finestre di questa “casa” e spazzare un po' la polvere... vorrei che fosse un appuntamento in cui mi fermo e mi prendo tempo per me, che il tempo è diventato una cosa molto distante dagli orologi di questo mondo.
La mia vendemmia è finita il 28 ottobre con sua maestosità il raboso, ed ora mi sto dedicando tra la cantina, gli attrezzi da mettere in letargo, i vigneti da preparare per l'inverno e le solite carte.
Fino ad ora è stata una vendemmia strana, in un'annata per nulla facile, in cui si sono mescolati sentimenti controversi: gioia, fatica, rabbia, incapacità di accettare gli stop forzati e consapevolezza che dobbiamo raccogliere i “frutti” che l'annata ci lascia, siano essi da albero o da vita.
Alla fine non si è padroni di nulla, benché pensiamo di esserlo di tutto...
Sono arrivata al momento della vendemmia stanca di corpo e sopratutto di testa, ho avuto dei momenti di spavento e paura, in cui la matassa era tutta aggrovigliata e attorniata di nebbia fitta, in cui credevo di aver perso il bandolo. Mi sono ricalibrata, anche grazie al supporto di chi mi vuole bene, e della magnifica squadra che mi ha supportata e sopportata in questa vendemmia.
Adesso sono in quel limbo che ha ogni guerriero che torna da una battaglia lunga e faticosa.
Il bilancio della vendemmia è dato da un 30-35% in meno di vino finito.
L'uva pesava poco quindi minor resa, in uno stesso grappolo c'erano 3 tipologie di grandezza degli acini: quelli fioriti bene, quelli colpiti da acinellatura perché fioriti nel bel mezzo della pioggia, quelli colpiti dalla peronospora.
Non è mancato qualche caso di marciume acido e qualche altro di botrite buona.
I mosti hanno avuto comportamenti diversi, per esempio il verduzzo con cui facciamo il Canaja, nonostante la macerazione di 24 giorni e le continue follature e rimontaggi non ha estratto il suo solito colore giallo ambra.
Il Prosecco con cui facciamo il Bolle Bandite è a mio avviso troppo acido nonostante la maturità giusta in campo, i rossi sono venuti profumati ma non mi convince il colore... è mancato il sole, benché ci sia stata caldazza.
La nebbia che ho nel cervello è ancora li, si diraderà man mano che i vini “usciranno”, è comunque chiaro che le bottiglie saranno meno ma spero migliori.
Non sono ancora arrivata a fare quello che vorrei, e le varianti che non me lo permettono sono molte, alcune arrivano tra capo e collo quando ti pare di esser arrivato sulla cima e invece... invece era solo un colle, l'ennesimo.
Io però non mi do per vinta...

lunedì 30 luglio 2018

di ritorni ed altre amenità


Sono tornata dopo un lungo silenzio, lo dovevo a chi legge ancora questa pagina.
La mia sparizione è dovuta a più cose, la prima di tutte è che non riesco a stare dietro a tutto, e di conseguenza puntualmente qualche pezzo di perde o è messo in stand by da me, chissà per quanto; a seguire ci sono stati degli accadimenti più o meno piacevoli.
Il più piacevole è stata la nascita di mio nipote e la sua conseguente vita da luglio 2016 ad ora, vita che cerco di non perdermi che equivale a passare tutto il tempo che posso con lui spostando i miei lavori ad orari bislacchi. Avere un bimbetto curioso che ti ronza attorno è una meraviglia che non so spiegare, la sua voce è melodia per me e si, sono innamorata di lui anche quando mi non mi da i bacini, ovvero quasi sempre.
La più spiacevole è stata vedere quasi tutta la mia vigna devastata dall'uso di un prodotto bio, regolarmente commercializzato. Ho visto polverizzato tutto il lavoro di un anno in pochi giorni, e davvero pensavo che non avrei fatto vino nel 2017, invece qualcosa è uscito anche se per i miei standard non è proprio al top, ma non fa nemmeno schifo. Era il 19 luglio 2017.
Quest'anno è stato un anno difficile perla peronospora, ha piovuto molto si, ma qua era l'umidità che era devastante: siamo arrivati anche al 92% per un'intera settimana, naturalmente con piogge serali che non miglioravano la situazione.
Quest'anno non mi sono mossa se non per la degustazione di Roma, l'esperienza passata mi ha fatto capire che non posso abbandonare la mia vigna per 5 giorni nel momento più importante.
Quest'anno ho sperimentato nuovi prodotti solo in base alla mia sensibilità, e non in base a fantomatici venditori di nulla.
Quest'anno attuerò dei miglioramenti a questo blog, che si trasformerà in chissà che cosa.
Riscriverò, un po' per volta, non voglio abbandonarvi.
Grazie a chi passa di qua.

lunedì 19 marzo 2018

Alvolo e i suoi paninazzi! gnam!




Martedì 27 marzo,  sarò a "Alvolo", una bellissima e buonissima panineria di Pavia.Laura e Roberta non le conosco ancora di persona, e quale occasione se non fare degustare i nostri vini?
L’ingresso é libero dalle 19 alle 22, non occorre prenotazione e con 25€ a persona avrete degli assaggi e un tagliere di salumi e formaggi!
Oltre a noi ci saranno anche Massimiliano Croci e Arianna per Arcari e Danesi.
Poi vi dirò come è andata e come sono le loro bontà!!!








martedì 22 novembre 2016

Di herpes e affini



l'altra sera Ziz mi fa “oh, ma lo sai che è da maggio che non scrivi sul blog?”
ho mugolato uno dei “mmmmm... si....” sperando che la situazione restasse a galleggiare come il mio mugugno, ma Ziz ha incalzato con “... e perchè non scrivi?” ed io ho risposto “perchè non ne ho avuto voglia”.
Ebbene si Padre, ho peccato.
Non riesco a fare tutto, quest'anno poi non so come sono arrivata alla data del 22/11 senza che sia successo qualche disastro.... è stato un anno caratterizzato da un andamento climatico che camminava mano nella mano col mio herpes: c'era tempo di merda? Ecco l'herpes; c'era qualche casino tipo 6000 bottiglie di prosecco dormienti e non fermentose? Eccolo nella prossimità dell'occhio. C'era qualche macchinario che decideva di abbandonarmi quando avevo l'uva nella tramoggia? Lui, il mio fido herpes era con me, una simbiosi che denotava stress, su stress, su stess.

Non so come non ho fatto a sbroccare, anche se sono stata perennemente incazzata: con le pioggie, con l'umidità, con la peronospora di merda prima e con quei magnifici insetti dopo, col bolle che non bollivano.
Sono sopravvissuta, ma mi pare di aver combattuto una guerra.
Sono sopravvissute anche le mie viti, stremate e bisognose di fladen a più non posso adesso e di qualche rigenerante sta primavera.
Sono sopravvissuti i macchinari e anche le bolle che poi hanno bollito, e pure il vino nuovo che sta riposando.
In tutto questo casino non avevo voglia di lamentarmi, o di fare finta che tutto andava bene, tanto c'era lui - l'herpes- a dire la verità, solo che voi non lo leggete, lo vedete.
Per questo non ho scritto, dovevo ritrovarmi.
Il vino nuovo m'ha fatta ritrovare, coi suoi profumi e i suoi gusti, col raccolto che è scarseggiato ma che è un grande raccolto.
E adesso le cose vanno piano piano al loro posto, come le tessere di un mosaico che si chiama vita, sono meno stressata ma l'herpes è ancora li, segno che devo ancora trovare lo zen giusto.


lunedì 2 maggio 2016

post cerea

Si lo so.
Sono recidiva, dico che cambio e invece eccomi qua, sempre i soliti errori.
Dico che aggiorno e invece sono lenta come un bradipo.
Scrivo per pubblicare e poi cancello.
E' che mi sembra tutto abbastanza banale, alla fine lavoro è....
Va bene vi aggiorno sulle cose successe.

Cerea: quest'anno è stata un bordello in senso buono! Pienissimo di gente fino dal venerdì, tutti interessati e tutti a chiedere, più dell'anno scorso. Forse ci ha agevolato la posizione a metà del salone, ma io alla fine ho visto sempre i banchetti di tutti abbastanza pienotti.
Per quel che mi riguarda non ho mangiato ne sono andata al bagno fino alla domenica alle 16, dove afona ho abbandonato il banchetto per andare ad assaggiare i resti di qualche amico... quest'anno ci avete bevuto tutto, manco una bottiglia per scambiare... mannaggia a voi!

Post Cerea: arrivo dalla fiera e mi sono sparata il primo trattamento perchè in 3 gg le viti avevano fatto tipo 10 cm di crescita.
Abbiamo imbottigliato il Gat Ros, il Canaja e il Raboso, ed abbiamo etichettato un po' del Prosecco 2013 nuovo.
Poi abbiamo iniziato a sostituire la plastica dell'impostatura che si spacca con quella nuova, e anche le parti legate dai vimini.
Adesso stiamo iniziando le spollonature e a breve, pali permettendo, pianteremo la nuova vigna.
Poi faremo un altro turno di imbottigliamento ed etichettatura, tempo che parta un po' di merce.


Abbiamo avuto delle visite molto gradite: Giorgio che finalmente è atterrato a vedere di persona come viene fatto il vino che si porta in australia, Hagen invece era interessato per la svizzsera; poi c'è Loris che ogni tanto passa per la sua dose di Prosecco perchè inaspettatamente convertito.
Abbiamo iniziato a vendere anche la fantastica coppia Pushutà-Nemaste, raccogliendo i fondi per il progetto dell'asilo a Huacra.
Se qualcuno volesse comprarlo mi contatti pure!

giovedì 7 gennaio 2016

Com'è andato il 2015, guardando al 2016

L'anno appena passato è andato bene direi, mi reputo davvero contenta del mio operato e dei frutti raccolti.
Sul fronte vigneto posso dire che, a parte un periodo di siccità in cui abbiamo irrigato (fine luglio), siamo riusciti a tenere sotto controllo la peronospora e l'oidio abbastanza bene. Ho solo una parte nel vigneto vecchio che necessita di alcune sonde per verificare il tasso di umidità, perchè la “peste” parte sempre da li e vorrei capire se c'entra o no, e di quanto, l'umidità che c'è li.
La vendemmia è andata bene e in cantina ho proprio dei vini che mi rendono orgogliosa: nessuna puzza, già abbastanza limpidi, profumi davvero interessanti.
Il raboso credo abbia già fatto anche la malolattica, ma devo verificare con un'analisi.
Il verduzzo macerato è venuto una bomba a detta di chi l'ha assaggiato, a me piace...
Il reparto commerciale ha avuto uno sviluppo inaspettato verso il Giappone e verso S.Francisco, e speriamo che continui come è partito. Buone notizie anche dal fronte Danimarca, Svezia, Germania.
Dal fronte Italia ho avuto buone riconferme e altrettanto buone new entry.
Insomma, il bel po' di fatica che ho fatto un questi anni inizia a dare i suoi frutti ed io ne sono felice.

Per quanto riguarda l'anno nuovo abbiamo un obbiettivo importante: pianteremo un pezzo di terreno che avevamo e che era da sempre destinato al foraggio del bestiame, che ora è ridotto ad un solo capo. Non è stato ancora deciso cosa pianteremo, credo prosecco ma non tutto.... se riesco pianterò qualcos'altro, tanto non accedo ai contributi e quindi non ho vincoli sulla piantumazione.
Sarà il nostro primo vigneto a filare, perchè non aveva senso fare la bellussera in un terreno che è una via di mezzo tra un trapezio e un parallelepipedo, e poi perchè non sono neanche 5000 metri totali.
Sarà una bella sfida, che mi rende felice.

Per la parte giri ed affini, al momento posso dire che sarò a Cerea 8-9-10 Aprile, altre cose prima di quest'appuntamento non ne ho al momento.
Ho deciso di selezionare e limitare la parte delle manifestazioni per concentrarmi il più possibile nelle cose da fare perchè vorrei tornare in Perù in questo 2016 e per poterci stare almeno 3 settimane deve essere tutto organizzato al millimetro, comprese tutte le cose da fare prima-durante-dopo.

Come idee nuove c'è un progetto in corso, ma ne parlerò appena avremo tutte le coordinate, visto che sarà una collaborazione.


Al momento passo e chiudo e vi faccio tanti auguri.

martedì 10 novembre 2015

november fog - di nebbie ed affini

Benché in molte parti d'Italia di parla dell'estate di S. Martino qua è S. Martino davvero: umido, nebbia che non si vede a 20 metri e quando si vede sono tipo 150 quando va bene. Neanche a dirlo le due stufe vanno di brutto, almeno ci asciugano mura ed ossa.

I ragguagli della situazione sono i seguenti:
  • sono molto felice della vendemmia fatta. La raccolta è stata bella, con gradazioni interessanti e con tempistiche degne di una vendemmia normale. Se non avessi preso la peronospora nel Tocai e in Parte del Merlot sarei stata più felice, ecco.
  • Abbiamo finito la parte più dura fisicamente: tutti i mosti sono stati pressati ed abbiamo già fatto i travasi sgrossanti, levando le fecce puzzone.
  • Abbiamo messo via tutte le attrezzature con una tempistica record, ben lavate ed ingrassate.
  • Stranamente è stata una vendemmia meno faticosa del solito, forse perché avevo un aiuto importante.

Nel reparto bestie ed affini:
  • C'è una new entry, beppina la birichina, ovvero una vitella da carne.
  • Le capre sono sempre alla stessa quota, con i recinti da fortificare perchè pepe e berto sono sempre che tentano di buttarli giù con le corna.
  • Pure pachito si è impegnato a buttar giù mezza parete della sua casetta, rotolandosi a destra e sinistra, quindi anche qua ci sono lavori da fare.

Per il resto non mi sono mossa tanto, non sono stata a Fornovo e me ne dispiaccio perché avrei voluto assaggiare i cileni e salutare gli amici. Mi muoverò per Vini Corsari a Barolo 29-30 novembre mi raccomando!!!

Di altre peripezie scriverò più avanti, mi ripropongo sempre di venire un po' più spesso a scrivere qua, ma alla fine le cose da fare sono sempre tante.... speriamo di riuscirci!

mercoledì 9 settembre 2015

fatiche - senza voler essere per forza "i meglio"

Una volta ero lamentosa, criticona, sempre sul pezzo. Una volta.
Adesso mi limito ad osservare le varie diatribe in rete e dal vivo, e quasi mai dico la mia, non perchè io sia di colpo "rinsavita"! Semplicemente perchè ho altro a cui pensare e da fare.
Certo alcuni argomenti mi lasciano a volte l'amaro in bocca... tipo sentire che in alcune zone d'italia il lavoro in collina è più duro di quello in pianura, e che il prezzo della loro uva è sottopagato rispetto a quello nostro, di un uva che si chiama Prosecco.
Ecco, io so bene che vuol dire farsi il mazzo in collina, benchè io abiti nella "facilissima" pianura.
Ho amici vignaioli che mi hanno fatto provare l'ebrezza di un dece in pendenza, in Friuli ho sgambettato su e giù per le colline di buttrio, non sempre dolci. Idem a Nervesa della battaglia.
L'ho fatto e non mi sono mai lamentata.
Non mi lamento quando uso il decespugliatore in pianura, cercando di usarlo il più possibile io, ad orari assurdi, per non farlo fare a mio padre.
Non mi lamento quando parto a tagliare tralci, tutto a mano, perchè ho la bellussera e ci metto un paio d'ore per filare benchè i miei siano anche abbastanza corti.
Non mi lamento quando d'inverno sono sopra il carro vendemmia pure se c'è aria tagliente, perchè sono più in alto rispetto ad un potatore di collina.
Non mi lamento adesso che vendemmio perchè ho mal di schiena e braccia ad allungarmi per prendere i grappoli più alti.
Non mi lamento perchè ho 7 varietà che hanno prezzi ben lontani da quello del Prosecco, che però vinifico e vendo con orgoglio.
Non mi lamento, se iniziassi a farlo sarei la prima a dire che forse è il caso di cambiare lavoro, che la passione l'ho persa.
Ho scelto di portare avanti la realtà della mia famiglia come 4° generazione senza che nessuno me l'abbia imposto. L'ho scelto per passione, perchè io sono fortemente innamorata delle mie bellussere che i più criticano come sistemi di allevamento obsoleti, che i più espiantano perchè sono "mostri che fanno quantità assurde e poca qualità".
Sono innamorata delle mie 7 varietà che mi danno vini che solo nella mia terra hanno determinati "gusti".
Certo se conteggiassi tutto il tempo che ci va dietro a fare le cose in vigna non ci sto dentro col prezzo medio di mercato. Ma il prezzo medio della camera di commercio non mi interessa poi molto, perchè io non viaggio a prezzi medi.
Io viaggio a prezzi che valgono il prodotto che vendo, e a volte sono sottostimati perchè se inserissi tutte le ore dovrei far pagare una bottiglia molti euro....
Non svendo il mio prodotto sulla base di un prezzo fatto da chi non sa cosa vuol dire stare in vigna, la mia vigna.
Non mi lamento se non faccio milioni di bottiglie, se non sono dappertutto i miei vini.Guide comprese.
Io vado avanti facendo il mio lavoro, con coerenza e gioia.
E il mio lavoro mi piace da impazzire!

lunedì 29 giugno 2015

sempre in giro

Vi comunico che sarò in giro "di stroz" anche a luglio :)

3 luglio serata ai Murazzi di Torino con mio amico Paolo Brunello del Vignale di Cecilia.
Potrete degustare i miei ed i suoi vini mangiando qualche cosetta buona, tipo la Fassona battuta al coltello.

12-13 luglio Vini Veri a Gubbio: Vini Veri si sposta da Cerea a Gubbio per una degustazione estiva al Monastero di San Benedetto dalle 17 alle 23.

Venite e vi disseteremo in ambedue i casi!!!


giovedì 25 giugno 2015

io speriamo che me la cavo? eh si!!!

Dall'australia son soddisfazioni: l'etichetta del fu Prosecco Doc Treviso Frizzante fa bella vista per 3, dico 3 secondi su un video del Gambero Rosso nel locale di Giorgio a Sidney!!!
Appare bella e senza grinzeeeeee!!!!! La cosa mi rende orgogliosa perchè la carta che uso costa un mezzo capitale e vederla perfetta mi fa davvero felice.

qua per visionare il tutto dal minuto 19

http://video.gamberorosso.it/play/16987/alle-radici-del-vino-australiano


Di quel pazzo di Giorgio vi racconterò un altra volta, magari quando passa in azienda a settembre... vero Giorgio? :)))))

sabato 20 giugno 2015

di persone e di amici

Allora: Vite di donne è passata e con lei anche Vinissage ad asti.
Sono stata contenta di avervi partecipato perchè oltre alla bella esperienza ho potuto stare assieme a delle persone che mi piacciono tanto.
Una di queste è la Nadia Verrua di Cascina Tavijn: vignaiola con due palle tante e mamma di due piccole mostrine che già la sanno lunga, compagna di Pietro del Consorzio di Torino.
Mi piace la sua semplicità ed il fatto che continuava a dirmi che nulla era in ordine, che era un disastro, che si dovevano chiudere tutti gli occhi.... mai stata meglio, e donna... abbi fede che tra gente di terra e vigna ci si capisce subito su cosa è ordine e cosa è vita vissuta!
Già che ero per terra piemontese sono passata anche dalla Bruna Ferro di Carussin, avevo bisogno di una piccola lezione di asinologia, ma alla fine ho imparato un sacco di cose, tra cui quella che forse devo metter via i musi lunghi e iniziare a sorridere sempre come fa Bruna. Dovevo fermarmi al massimo un oretta e invece sono partita alle 4 del pomeriggio.... tempo assolutamente ben speso.

Mi sono concessa una domenica tra i monti alla festa del ciso: come vicino a Cerea ho Giuseppe Pedrotti che mi aveva invitato e così con 3 amici siamo andati.
Ottima accoglienza, bella gente conosciuta e anche 4 parole fatte con Eugenio Rosi, che è sempre piacevole.
Lui mi considera una "coerente, perchè sei esattamente quello che dici"... io gli dico sempre che chissà dove mi porterà questa coerenza qua... boh.

Mi sono concessa anche una 3 giorni al mare, a mare e vitovska dove sono stata invitata da Matej Skerlj che è l'altro mio compare a Cerea, quello alla destra.
Una due giorni al castello di Duino che credetemi merita di essere visitato perchè è bellissimo, e con me c'erano anche Carlotta Rinaldi e Patrik Uccelli.
Inutile dire che dopo aver dato da bere abbiamo fatto anche un pò di festa e qualche visita ad amici.
Sono stata da Beniamino Zidarich e da Santi Skerk che ci hanno accolto come fossimo dei re, poi da Edy Kante che è esplosivo come i suoi vini e che devo andare a ritrovare.
Matej inutile dire che mi ha trattata come una regina, ed alla fine sembravo babbo natale carico di doni... o forse la befana, chissà.

Nelle pause tra questi giri abbiamo fatto i soliti lavori in vigneto: aperto le piante, pulito i colletti, tagliato i tralci lunghi sotto la bellussera, fatto i trattamenti.
Abbiamo anche tagliato parte della legna che poi servirà d'inverno, ed aggiustato qualche tirante di ferro che si era rotto col tempo.
Sono pronte anche le masse da imbottigliare appena il tempo farà bello per almeno 5 gg di seguito.

Insomma, abbiamo fatto e faremo ancora tante cose prima della vendemmia.
E io sono felice.

mercoledì 6 maggio 2015

VITE di DONNE


Vite di Donne”


le vignaiole si raccontano.



Sabato 9 maggio 2015, alle ore 16.00, presso l'Agriturismo Principessa Pio in Via delle Vigne, 38 a Ferrara, l'Associazione Culturale PIV presenta la seconda edizione di "Vite di Donne". 

Vite di Donne è l'evento che dà voce a quelle donne che hanno scelto di vivere e lavorare nel mondo del vino, nonostante le difficoltà, gli ostacoli e a volte i pregiudizi. Passione, orgoglio e volontà d'animo le hanno portate a credere nelle proprie forze per raggiungere il loro obbiettivo.

Il percorso di Vite di Donne: la prima edizione è stata caratterizzata da un punto di vista antropologico: una ricerca sull'evoluzione e crescita della donna.
L'edizione 2015 si sviluppa attorno alla parola “creatività”.
La creatività intesa come originalità di ognuna, espressa attraverso le proprie scelte sia nel lavoro che nella vita.

Saranno le stesse vignaiole a raccontarsi in prima persona, partecipando alla Tavola Rotonda che avrà inizio alle ore 16.00; una specie di salotto che invita alla sosta e al dialogo, coordinata da Fabio Giavedoni, curatore della guida Slow Wine per Slow Food Editore.

Queste esperienze e scelte di vita e di lavoro insieme, potranno essere meglio comprese anche attraverso la degustazione dei vini delle vignaiole presenti.
Banchi d'assaggio saranno a disposizione del pubblico presente.

La creatività, quell'originalità che caratterizza ognuno di noi, verrà evidenziata anche da diversi artisti che parteciperanno alla mostra collettiva “Artisticamente Vite di Donne”, esponendo le loro opere, libere interpretazioni di Vite di Donne.

La mostra verrà inaugurata sabato 9 maggio e rimarrà esposta fino a domenica 17 maggio.

Tra gli artisti sarà presente Cassandra Wainhouse con la sua linea di etichette dedicate a Vite di Donne 2015, dal titolo “Diamonds and Rust”. Ogni vignaiola farà vestire per l'occasione, la propria bottiglia più prestigiosa dalla fantasia di Cassandra.


Queste bottiglie rientreranno nel progetto di beneficenza coordinato da IBO Italia.
IBO Italia è una ONG/ONLUS – Organizzazione Non Governativa- di volontariato internazionale.
La sede di IBO Italia si trova a Ferrara.

Le vignaiole doneranno le loro bottiglie speciali a IBO che provvederà, nella giornata di sabato 9 maggio durante lo svolgimento dell'evento, ad allestire una specie di asta di beneficenza. Il ricavato verrà interamente devoluto in beneficenza a sostegno dei progetti IBO, tra cui l'adozione a distanza di bambini con carenze famigliari in Romania o India. La documentazione dell'utilizzo del ricavato verrà divulgata e resa nota. Per ulteriori informazioni il sito di IBO Italia: http://www.iboitalia.org/it/
L'acquirente più generoso, verrà omaggiato da un prezioso “Vinarello”, dipinto eseguito con il vino, dall'artista piacentina Maurizia Gentili, amica e collaboratrice di PIV.

Alle 20.45 seguirà una cena alla quale presenzieranno le stesse vignaiole con i loro vini da abbinare al menu proposto dall'agriturismo Principessa Pio.

L'ingresso, ad offerta libera, alla Tavola Rotonda e ai banchi da degustazione è aperto a tutti.
La cena è su prenotazione direttamente presso Agriturismo Principessa Pio.
Il costo della cena a persona sarà di € 30,00.
Per i soci tesserati PIV, il costo sarà di € 25,00

Info in breve
Data: Sabato 9 maggio 2015
Luogo: Agriturismo Principessa Pio - Via delle Vigne, 38 – Ferrara
Orario: ore 16:00
Ingresso ad offerta libera alla tavola rotonda.
Cena su prenotazione all’agriturismo: info@principessapio.it - Tel. 0532.17.16.378





sabato 18 aprile 2015

sabato 11 aprile 2015

hard decision - dure decisioni davvero!

Marzo è stato un mese di fiere ed impegni varie e di decisioni dure.
Alla felicità dei buoni affari c'è stata in contrapposizione la rinuncia a partecipare ad Asini volanti a Bordeaux il 16 giugno; decisione presa non tanto per il costo che se dividevo il banco era anche irrisorio, ma per via di come arrivare a Bordeaux.
Le opzioni erano diverse: treno, aereo, auto. In tutti e tre i casi sarebbe stata una mezza passione perchè avrei dovuto sostare tra alberghi e stazioni almeno 1 notte sia con treno che aereo, in auto o organizzavo una gita (ma in giugno è quantomeno impossibile mollare il vigneto) o mi sparavo 2600 km in 3 gg.
Fatto sta che ci penseremo tra 2 anni, sperando che organizzino qualche tratta diretta per bordeaux con ryanair da non fare il giro del globo e metterci tipo 3 giorni solo di viaggio.
Nel frattempo ho preparato e sono tutt'ora in fase di preparazione ordini: il giappone è praticamente pronto da caricare tra lunedì e martedì, poi dovrò etichettare a mano un 600 bottiglie miste per san francisco (yess babyyyy!!).
Nel frattempo la mia presenza in svezia pare che inizi a dare buoni frutti e nuove porte si stanno aprendo. La cosa mi rende felice, anche se c'è da sgambettare per i documenti, ma solo la prima volta... poi è tutto semplice.

Per quanto riguarda casa mia, a maggio farò la presentazione del Bolle Bandite, ovvero il prosecco-non prosecco che non mi hanno certificato.
Praticamente è lo stesso vino di prima senza il bollino della Doc e con la scritta vino bianco frizzante.
Sono ancora indecisa se riproporlo come Doc o se lasciarlo vino da tavola, perchè a me sta storia che 2000 bottiglie passano e 8000 no mi fa un po' incazzare vista la quantità mastodontica di bottiglie da me prodotte, 10.000!!!
Come mi fa incazzare rinunciare alla Doc per via di 4 degustatori della mutua che non mi passano il vino....bah! Ci penserò strada facendo.

Il venerdì santo con la scusa di portare il vino mi sono concessa il pranzo da El Coq, il bellissimo locale di Chef Lorenzo Cogo: fantastica esperienza culinaria!!! E Lorenzo persona davvero squisita ed alla mano, semplice ma che sa quello che vuole. Il locale è molto bello, linee dritte ed un richiamo agli anni 70 che mi piacciono molto, carta dei vini da capottamento, e cibo.... cibo che mi ha davvero stupita per il bilanciamento dei gusti e per l'istintività.
Unica pecca è che sono 100 km da casa mia, ma forse è anche una fortuna perchè sennò sarei li un giorno si e una sera anche!
Ah, non abbiamo fatto il selfie... e sta cosa mi fa sentire fiera perchè per me è stata una cosa intima, tra me e me, anzi tra me e la cucina di Lorenzo.


Ultima cosa dal reparto maternità: è nata Nera il 15 marzo, a breve foto.

giovedì 26 marzo 2015

che raccolte a vini veri!!!

Credo che chi semina bene poi alla fine raccoglie.
Credo che la ruota gira prima o dopo, basta solo aver fiducia.

Vini Veri è finita da qualche giorno ed io sono ancora reduce: è stata una fiera intensa, con un passaggio di gente davvero grosso, ed abbiamo fatto tutti dei buoni contatti.
Alla fine sono contenta visto che il primo giorno dopo 30 minuti avevo già un importatore per Tokio, il secondo giorno ne avevo uno per NY, il terzo ho avuto diversi clienti che sono passati a trovarmi e mi han detto che le cose sembrano in movimento; a tutto questo si aggiungono varie ed eventuali sempre con importatori nuovi e clienti affezionati.
Il pubblico è stato bravo: tutti hanno chiesto lumi sui vini, curiosi di sapere di tutto un pò.

Vi lascio un link dove potete leggervi la top 10 di Vini Veri, dove ci sono anche io! Ed è una gioia esserci con nomi illustri, tra cui Marta la mia corsara preferita.
Buona lettura!!!


http://winehouseblog.it



"- Bolle Bandite vino bianco frizzante – Carolina Gatti
E’ il prosecco colfondo Doc volutamente declassato dalla vulcanica produttrice di Ponte di Piave: a parte carte e commissioni continua ad essere schietto e piacevolissimo, ma comunque dotato di una profondità gusto-olfattiva davvero considerevole per la tipologia." Guido Tosini



qua io e Jeremy Parzen fulminati sulla via di Cerea

https://instagram.com/p/0fZczKBafb/?taken-by=dobianchi