venerdì 1 ottobre 2010

Vendemmie, fermentazioni e #Colfondo1





Posso dire che la vendemmia è quasi finita: quasi nel senso che mi resta da vendemmiare solo il Raboso, sperando che il sole lo riscaldi e lo faccia diventare dolce dolce.
Mi ero riproposta di fargli fare l’appassimento in pianta,come nel 2008, ma l’annata balenga mi fa pensare a vendemmiarlo appena sarà pronto.


Questa vendemmia è stata particolare un bel po’: tra pioggia ininterrotta che par di essere ai tropici e tempesta l’annata è stata salvata in extremis grazie al poco sole visto.
Se guardo a quello che ho raccolto in campo devo dire che mi sentivo un po’ strana, come l’uva: più la guardavo e più mi chiedevo come avesse fatto a resistere a tutta quell’acqua…
La stessa uva trasformata in mosto in cantina e fatta fermentare ha dato frutti inaspettati: buoni profumi, gradazioni più che rispettabili (anche se un po’ basse per i miei gusti nel Tocai).
Sono contenta a mille del Prosecco, perché si è beccato gli unici 15 giorni di sole continuato che han permesso che maturasse bene, anzi, benissimo.
Dei rossi mi piace il colore che hanno e il fatto che siano densi; il Raboso per ora è li, mi preoccuperò se dovesse piovere ancora per più giorni, ma il sole caldo mi fa pensare che non accadrà.
Quindi dopo il Ramadan della vendemmia e delle fermentazioni, dovuto a chi come me sa che un mese all’anno si vive in simbiosi con i lieviti e l’uva, finalmente posso parlarvi del prossimo evento dedicato al Prosecco: il #Colfondo1.

Cos’è #Colfondo1?

Il 30 ottobre ad Asolo ci sarà #Colfondo1, ovvero un evento dedicato al Prosecco Colfondo, sulla scia di quelli che sono stati #lambruschi1,2,3,4, #barbera1 e #aglianicodelvulture1.
Nella cornice del nuovo ristorante Ca’ Derton ad Asolo città, avverrà una degustazione alla cieca di 2 Prosecchi Colfondo rappresentativi di 4 terroir :
• Docg Valdobbiadene: Frozza e Casa Coste Piane
• Docg Asolo : Bele Casel e Biondo Jeo
• Docg Conegliano: Costadilà e Zanotto
• Doc: Lorenzo Gatti e Maurizio Donadi

L’evento è stato organizzato dall’azienda Bele Casel e da Studio Cru, ovvero da Luca e Davide, con l’idea di porre uno sguardo su questo vino che io trovo molto ricco di storia e parecchio interessante.
Non per niente vengono messi a confronto i prodotti di 2 aziende dello stesso territorio per capire se e quali differenze ci sono, sia nel terroir, che nella lavorazione e nella successiva “stagionatura” dei vini, ovvero l’invecchiamento.
Si perché il Prosecco Colfondo è verosimilmente più buono dopo minimo un anno dall’imbottigliamento, e per confutare questa tesi verranno fatti assaggiare due prosecchi col fondo di annate vecchie; inoltre sempre in tema di “fermenti” si degusteranno anche un Fortana ed un Trebbiano rifermentati in bottiglia dell’azienda Mariotti di Argenta (FE).
Dulcis in fundo sarà presente anche Silvano Follador con un prosecco metodo classico.
Inutile dire che partecipiamo perché solleticati dall’idea di fare degustare il nostro Prosecco alla cieca, comparandolo con altri produttori di zone diverse, ma anche di compararlo con un produttore della nostra zona.
Questo perché riteniamo che il confronto sia sempre utile per crescere e per migliorarci, sempre e comunque vada come risultato.
Insomma l’autunno è iniziato, e sembra che sia “caldo”, nel mentre mi stanno comunicando che il 18 ottobre ci sarà una nuova degustazione… e noi come sempre siamo prontissimi!

2 commenti:

Mario Crosta ha detto...

Cara Carolina,
le avevo promesso che avrei dato un'occhiata in piu' al suo blog ed eccomi qua.
La ringrazio molto dei suoi sempre ben fatti interventi nelle discussioni su altri blog, per esempio dall'amico Franco su Vinoalvino.
Bisogna parlare della vostra terra e del vostro vino perche' senno' tutti credono che il vino buono sia soltanto nei soliti posti ormai tanto osannati dalla stampa internazionale.
Si dimenticano tutti che il Raboso e' talmente corposo, tannico, generoso e ricco che ha "sostenuto" per anni i vini blasonati piu' deboli del Nord, in gran silenzio perche' non si poteva dire oppure perche' i disciplinari DOC non lo permettono. Quindi e' giusto che chi non lo conosce vada a conoscerlo. Peccato che al di fuori della zona o al massimo della regione e' poco commercializzato e non lo si trovi dappertutto. E la DOC Piave e' poco conosciuta nel resto del nostro bel Paese, percio' dobbiamo parlarne dovunque sia possibile.
Ma avremo il tempo di parlarne piu' approfonditamente.
Per intanto... in bocca al lupo!

Carolina l'enologa ha detto...

spero ci si possa vedere davvero presto! mi piacciono le persone come lei :)