venerdì 4 febbraio 2011

Una domenica con Jeremy e Tracei Parzen


Jeremy Parzen è un blogger americano, qua trovate tutto su di lui: su cosa fa, di che scrive, cosa gli piace.

Ho avuto l’onore di conoscerlo grazie al buon Riccardo Zanotto, che un po’ di anni fa l’aveva conosciuto nelle vesti di rocker in una nota grossa birreria in quel di Feltre, e che ora è in Italia per un tour in Friuli, ma che settimana scorsa ha festeggiato il suo anniversario di matrimonio con la moglie Tracie P. proprio qua in Italia.

Che al buon Jeremy piacessero il cibo ed i vini dell’Italia ne avevo letto nel suo blog, che fosse legato alla terra veneto- trevigiana l’ho scoperto domenica, quando la sua curiosità è stata tutta rivolta al Prosecco colfondo e a noi produttori-amici che glielo spiegavamo.

Ammetto che ho fatto davvero fatica a seguire tutti i discorsi fatti perché ho avuto diverse nottate in cui non ho dormito, ma mi sono fatta l’idea di cosa possa piacere al mercato americano ascoltando bene le parole di Jeremy.
Innanzitutto l’americano riconosce la parola Prosecco perché è facilmente pronunciabile, come le parole Brunello, Barolo, Pasta ecc.
Ne è uscito anche che il consumatore americano è affascinato dalle tradizioni italiane, e quindi da tutte le componenti culinarie (cibo-vino) che sono frutto di esperienze anche del passato e della tradizione, quasi certamente perché il continente americano non ha tutta la storia che può avere l’Italia o uno qualsiasi dei paesi del vecchio mondo.
Infine l’ha trovato un vino genuino ed intrigante, mai banale o statico, ricco di tante sfaccettature diverse per ogni bottiglia.

Sono stata affascinata dalla curiosità di Jeremy e Tracei, dal loro amore per l’Italia e per il voler cercare davvero i cibi e i vini della tradizione, la voglia di assaggiare, di degustare, di scoprire.

La giornata è stata per me davvero interessante: mi sono resa conto che è arrivato il momento di pensare nel 2011 di proporre qualche bottiglia nel mercato USA e vedere che succederà. Sarebbe una bella scommessa!
Un po’ mi sono mangiata le mani di non avergli portato anche una bottiglia di Raboso, però tra pochi mesi ritornerà in Italia e chissà che non ci sia l’occasione per assaggiarlo assieme.

1 commento:

Do Bianchi ha detto...

Carolina, è stata una degustazione fantastica e un immenso piacere per me tornare nelle terre del Prosecco. Vi ringrazio di cuore per l'attenzione prestataci e ti abbraccio j