È finito anche Colfondo#2 ed un po’ mi spiace, perché è stata una bella giornata, con bella gente, buon vino e buon cibo e buoni propositi.
Devo dunque ringraziare Stefano Caffarri che l’ha organizzata nella bella cornice dell’'Acetaia San Giacomo di Andrea Bezzecchi a Novellara, e anche tutto lo staff che ci ha accolto e cocolato per l’intera giornata.
Siamo arrivati alle 10 e mezza, un po’ “di corsa” dopo che avevamo fatto una tappa non prevista, ed abbiamo trovato tutto pronto: tavoli, sedute, bicchieri, tovagliette, gente pronta ad accoglierci.
Dopo i saluti del caso siamo anche riusciti a fare una piccola visita in acetaia.
Ecco, mi soffermo un attimo qua perché non avevo mai visto un’acetaia prima di ieri: vedere tutte queste botticelle in riga, annusare l’aria che sapeva di aceto si, ma che aceto! Profumi stranissimi per il mio olfatto vinoso, buoni, dalla liquirizia alla caramella, dalla mela alla pera… e poi il Silenzio, necessario per quella magica trasformazione che fa diventare il vino aceto e che fa trasformare i miei pensieri in fatti… esperienza unica, sicuramente da ripetere con molta più calma.
Alle 11 si sono aperte le presentazioni, le degustazioni e le discussioni e Stefano ha presentato l’evento che consisteva in 2 fasi:
- fase 1: assaggio dei campioni alla cieca, possibilmente senza indovinare dicendolo all’amico di fianco (sennò prima ci sbacchettava e dopo ci chiudeva in prigione J);
- fase 2: degustazione dei campioni scoperta con paragone sui campioni assaggiati in fase 1, ovvero alla cieca.
Nella fase alla cieca (1), l’ordine è stato:
- Campione numero 1: La Basseta
- Campione numero 2: Zanotto
- Campione numero 3: Gatti Lorenzo
- Campione numero 4: Bele Casel
- Campione numero 5: Costadilà
- Campione numero 6: Nicos
- Campione numero 7: “L’intruso” Mauzac Nature
[Nicos è un produttore di Colbertaldo di Vidor, area Valdobbiadene, mentre l’intruso era un colfondo francese.]
Nella fase 2 invece l’ordine è stato:
- Campione numero 1: Nicos
- Campione numero 2: Zanotto
- Campione numero 3: Gatti Lorenzo
- Campione numero 4: Bele Casel
- Campione numero 5: La Bassetta
- Campione numero 6: Costadilà
- Campione numero 7: “L’intruso” Mauzac Nature
Dopo le due degustazioni sono iniziati i commenti, e devo dire che ho fatto davvero fatica a riconoscere il nostro vino dagli altri: forse era una bottiglia un po’ particolare, o forse ero troppo distratta io, fatto sta che l’ho “scoperta” proprio all’ultimo e la comparazione a campione scoperto mi ha dato la certezza.
Comunque sia è stato bello vedere gli invitati “fermentare” dicendo ognuno le proprie impressioni e facendo domande quando ognuno di noi produttori spiegava il proprio modo di lavorare in vigna ed in cantina, la zona, il terreno ecc.
Dopo tutto questo bere, verso le 13 e 30 ci hanno ristorato con una serie di prodotti emiliani:
- antipasto misto: dove il misto era della buonissima mortadella tagliata a cubotti, del fantastico erbazzone fatto da manine sante, dei ciccioli da capottamento e del grana abilmente pennellato con aceto balsamico dell’acetaia San Giacomo.
- Tortelli ripieni alle erbette con burro e grana: anche questi fatti da manine sante che probabilmente macinano tortelli a manetta
- Risotto alla cipolla mantecato al balsamico: cucinato dalla importante esperienza culinaria di Stefano, come diciamo noi “na roba granda!”
Alle 16 circa ci son stati i saluti, così alla fine siamo restati noi col fondisti più Vittorio Tirebuchon con l’intento di fare una miniriunione… trasformatasi in una grande e corposa sciabolata con qualsiasi mezzo (coltelli, bicchieri e altri mezzi di fortuna) e di qualsiasi collo (pure una bottiglia tappo sughero O_O) da parte di un incontenibile Ernesto.
Alle 18 abbiamo finalmente ripreso la strada di casa dove ho proposto a Riccardo Zanotto di mangiarci una pizza.
Abbiamo avuto un interessante scambio di idee, di pareri ed impressioni e ci sono già le basi per un Colfondo 3
… quindi state attenti, i Colfondisti sono attivi!
4 commenti:
La verità è che basta ascoltarvi peralare del vino per capiremolte cose. Vi avevo chiesto di spiegarci il "perchè", ma è bastato il timbro di voce con cui parlavi del Bellussi...
grazie a voi tutti. ascoltare le tue parole, che sanno di passione e fatica, quando racconti i tuoi vini ... #senzaprezzo! e poi quel raboso ... mamma mia ...
è stata dura, ma un grand piacere avervi ospitato :)
io proverei a fare un aceto di vino con prosecco ... quegli aromi primari lì ...
a presto
andrea
beh grazie a tutti voi che avete avuto la pazienza e la curiosità di ascoltarmi :), avete avuto fortuna che il tempo era poco sennò tiravo su un poema ehehhehe
@bez: potremmo provare, chissà, magari esce una roba sensazionale :) se mi spieghi come si fa provo qua a casa, sennò possiamo capire come portarti il mosto li.
Posta un commento