Siamo ad ottobre e fa caldo: il sole scalda ancora bene, la mattina c’è la rugiada che pare acqua e se sei in scarpe da ginnastica ti bagna fin quasi ai calzini.
Ottobre è mese di gattini, i nuovi 4 hanno credo 3 giorni, 3 grigi e 1 juventino; se ne stanno buoni a godersi il sole quando si affaccia sul fienile dove ci sono loro e la loro mamma-gatta.
Ottobre è mese di raboso: è ancora in vigna, credo ci resterà ancora almeno 15 giorni, nonostante i dati analitici siano per la raccolta io lo lascio li, seguo il cuore e l’acino nella bocca quando mi metto li e penso…
Penso che l’annata è stata strana e che questa stranezza è tutta nei dati analitici: io sono enologo, ma mai ho creduto ai numeri; ho sempre creduto di più a quello che mi trasmetteva il vino, alla sua stoffa. Misteri dell’annata.
Osservo numeri e penso.
Penso che 20 anni fa mi passavano una cassettina da 45 minuti: c’era scritto “Nevermind” ed io avevo gli anfibi e un chiodo di jeans (l’ho ancora sepolto nell’armadio ehehhe) e fu un album che mi fece fare metri. Poi seguirono i Pearl Jam ma questa è un'altra storia.
Penso che mi vien voglia di fare una riserva-senza riserva con quel raboso che fa già 19.20 di babo.
Penso che sono come 20 anni fa, e che dovrò comprare delle barriques usate.. almeno una decina… ma dove me le metto? Misteri della cantina troppo piccola.
Insomma, penso e cerco di godermi questo ottobre fatto di pensieri e ricordi e sogni di come mi sarei vista a 35 anni… meglio? Peggio? Mah… misteri di una vignaiola.
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