sabato 20 marzo 2010

18 marzo 2010 nascita di un’ amicizia

Giovedì 18 marzo ho avuto l’onore di conoscere delle grandissime persone, alcune conosciute virtualmente e poi dal vivo; altre conosciute proprio in questa occasione.

Sono partita da casa in direzione Firenze, con le mie fidate bottiglie di Prosecco e Tocai rigorosamente messe in una borsa frigo (che non si dica che non sono nata pronta); mente il Merlot ed il Raboso stavano nel cartone.

Non per fare una sviolinata, ma io ADORO Firenze e tutto quello che si respira in questa città ricca di storia, di cultura e di arte, tutte cose che io AMO.

Dopo un po’ di tempo perso tra code a tratti e per cercare parcheggio, arrivo finalmente davanti a “Le Volpi e l’ Uva” locale praticamente a ridosso del Ponte Vecchio e vengo accolta da Simone Morosi.

Simone è un webnauta che ho conosciuto grazie a IOVINO, persona secondo me eccezionale e pure un po’ pazzerella come me; le Volpi è un locale molto carino, arredato con gusto e con gente dietro il bancone che ne sa un bel po’ di vino e che ha fatto della ricerca dei particolari la sua forza ed il suo stile.

Insomma, arrivo li dopo aver macinato 400 km e mi vengono presentate le altre persone con cui avrei passato la serata: Cristian, Bernardo, Ciro, Evelina e Marina.

Bando alle ciance e via di assaggio: Prosecco, Tocai, Merlot, Raboso. Tutti commentati, tutti passati al setaccio e infine tutti apprezzatissimi!! Che dire…. GODURIA pura per le mie orecchie, ma soprattutto GIOIA che ripaga le fatiche della mia famiglia e l’impegno messo per ottenere il massimo da quello che la natura ci regala tutti gli anni.


Tra un assaggio e l’altro, una chiacchiera e una risata arriva il momento che aspettavo credo da 34 anni, ovvero da quando sono nata: ci aspettavano 15 vini da degustare comparsi dal cilindro di quello che si è rivelato un vero mago: Christian.

Abbiamo raggiunto il Coquinarius, un bellissimo locale vicino a Santa Maria del Fiore, e ci siamo apprestati a cenare quando… ecco spuntare dal cappello tutta una serie di vini a dir poco eccezionali: spaziando tra Italia e Francia abbiamo degustato lo Champagne blanc de blancs di Boulard , uno Champagne melange e un blanc de noir di Brabant, lo Jurancon sec Vitatge Vielh di Lapeyre, il Sacrisassi di Due Terre bianco, l’ Arbois bianco e rosso di Aviet, un Morgon Cote de Py di Foillard, un Marcillac, l'Etna rosso Vino di Anna, il Barbera e il Barbaresco di Roccalini, un Freisa di Trinchero, un Poiret fatto con le pere e per finire un sauternes la Magendia de la Peire.

Permettetemi di citare una frase che è uscita in questa serata: “fate brasato con i vini che avete e iniziate ad assaggiare vini buoni”, perché cari i miei lettori questi vini oltre che buoni sono eccezionali:

- il blanc de blancs è un Champagne che berrei a fiumi;

- lo Jurancon era un 2005 a dir poco strabiliante: stranissimo si è aperto col tempo, regalando il massimo di se;

- il sacri sassi morbido e balsamico mi ha stregata;

- l’arbois bianco sapeva di noce e sedano, mentre il rosso di fragola e dire che erano da capottamento è poco;

- il morgon semplicemente buonissimo;

- l’etna sapeva di sole e frutta;

- la barbera era una signorissima barbera e il barbaresco era talmente buono che andava giù, giù, giù….

- Il poiret ammetto che per mio gusto era troppo dolce, però sono stata l’unica che non l’ha bevuto tutto e l’ho regalato a chi mi stava vicino;

- Il sauternes era buonissimo.

Quando il cilindro di Christian ha smesso di funzionare ho ben pensato di aprire la mia borsa frigo da dove ho estratto di nuovo un Prosecco sur lie che è stato subito aperto mentre si discuteva di tappi e tappatura del vino, intanto Nicola del Coquinarius ci chiudeva dentro e noi continuavamo a discutere di vini e tappi e vino.

Alla fine della fiera, signori miei, sono ripartita da Firenze per casa alle 2 e mezza del mattino perfettamente lucida e sana e il giorno dopo con 3 ore di sonno sono arrivata a sera senza nessun mal di stomaco o mal di testa.

Ringrazio le persone che ci han deliziato della loro presenza e dei vini bevuti, mi avete dato una grande possibilità di crescita, oltre che come azienda, pure come persona! Mi sono sentita veramente piccola di fronte alle cose imparate e alle conoscenze di Christian, Ciro, Bernardo e Simone e devo dire che anche Andrea del Coquinarius è l’oste che vorrei trovarmi davanti quando vado in un locale. Faro di tutto perchè che ci siano altre occasioni come questa per accrescermi e per accrescere.


Ciro delle "Volpi e l'Uva"Cristian de Les Caves

Bernardo
Christian che spiega i vini a Nicola che resta a bocca aperta per quanto son buoniSimone soddisfatto dal Prosecco Sur lie
carrellata dei "morti", che poi non si dica che racconto bugie, notare la doppia fila...

3 commenti:

Christian ha detto...

Se noi sappiamo... tu fai ed anche bene!
Complimenti ancora per i prodotti!

Simone e Zeta ha detto...

La pazzia è un altro modo di vedere le cose. Non riesco a ridurre il mondo del Vino come una tabella di excel, le novità, le soddisfazioni ed i trionfi, si trovano infatti tra quelle "celle dove le formule non tornamo mai". Ti lasci guidare dalle sensazioni, e non sbagli mai!!

Carolina l'enologa ha detto...

grazie a tutti e due, una cosa bella delle tante della serata è stata la possibilità di sentirmi davvero tra amici, nonostante ci fossimo conosciuti da poco. grazie mille :)