martedì 30 marzo 2010

Parlando di vino, fatti realmente accaduti.



Questo giro ho voglia di parlare di vino in generale, descrivendo dei fatti che mi sono successi recentemente, lo faccio un po’ a ruota libera.

Fatto n°1

Sono stata in un’enoteca a bere uno spriz (vino, acqua e bitter o aperol), e dopo circa 15 minuti ho iniziato ad avere mal di testa. Probabilmente è imputabile all’aperol, io però sostengo che la “colpa” sia del Prosecco che hanno inserito nel “blend”.

Fatto n°2

Sono stata in un'altra enoteca, ho bevuto 1 bicchiere di bollicine e cenando un bicchiere di Barbaresco. Sono uscita dall’enoteca con la pancia piena e un grande mal di testa. Sono andata a letto e al mattino mi sentivo un “budino”, fortuna che era domenica…

Fatto n°3

Sono stata ad una cena, ho degustato 4 vini diversi, 2 bianchi e 2 rossi; dopo mezz’ora ho cenato degustando 15 vini diversi per tipologia, regione d’appartenenza, colore ecc. il giorno dopo, con 400 km sul groppone e 3 ore di sonno ero un fiore.

Durante tutti e 3 i fattacci ero in compagnia di una persona che ha avuto gli stessi miei problemi.
Tutto questo per dire?
Tutto questo per dire che non tutti i vini sono “buoni, genuini, sani” allo stesso modo, ma che ci sono nette differenze. Sia nei produttori famosi, che in quelli sconosciuti ai più.
Personalmente mi sono un po’ stancata di bere mediocremente e, soprattutto, di stare male quando bevo un qualsiasi vino che mi viene dato.
Fortuna che un buon bicchiere di Raboso o Prosecco della mia cantina mi salva sempre, è come una medicina.

Voi che ne pensate? State male come me se bevete qualche vino-non vino?

6 commenti:

Jacopo Cossater ha detto...

Certo, eccome. Ed il problema è più che mai attuale. Io per esempio sarei uno di quelli che vorrebbe vedere in etichetta tutti gli ingredienti (additivi compresi, altro che *contiene solfiti*).

Ci vediamo a Cerea Carolina! ;)

Carolina l'enologa ha detto...

ciao Jacopo!
fortuna che non sono l'unica allora, perchè quando racconto ste cose mi dicono che non reggo più l'alcool e secondo me non è questo il discorso.
avere gli ingredienti in etichetta sarebbe il minimo, ma la domanda è: perchè li usate? forse perchè il prodotto uva è scadente? forse perchè tanta tecnologia applicata per fare un vino vendibile a dicembre vuol dire sgrezzarlo totalmente per poi ricomporlo prima di venderlo? misteri dell'enologia... :D
riguardo a Cerea, ti aspetto! cerca i gattini :D

Simone e Zeta ha detto...

Quando dico che fare il vino più naturalmente possibile è più intelligente, commercialmente parlando, mi guardano come un ufo...e non hanno capito che se consuma di più!!!

Carolina l'enologa ha detto...

perchè si pensano che il vino naturale ed intelligente sia fatto di volatili alte e acidità allo stremo. invece non è sempre così.
poi per me ufo sono loro che bevono certe schifezze.

Lucia Galasso ha detto...

Sto male, sto male... eccome se sto male!!! Ma mi piace sapere che ci sono realtà come la tua Carolina, perciò penso che ti verrò a trovare presto, prima che la mia bocca si vizi troppo con le "schifezze" :)

Carolina l'enologa ha detto...

beh se passi per Cerea da domani a sabato siamo li, e potrai assaggiare un pò di cosine :) sennò le porte della cantina sono sempre aperte!!